L’uomo in giacca e cravatta, il macho classico e serioso… Ancora lui? Da James Bond a Marcello Mastroianni, passando per Terminator e i vari emuli i John Wayne, il costume maschile tutto d’un pezzo è andato in briciole. Uno stereotipo che anche Young Hwan Yang manomette in tutta leggerezza con la sua nuova collezione Autunno Inverno 2015.
è proprio con questo proposito ribelle che il giovane designer è sbarcato a Londra, alla LCF, dove ha ottenuto un master in Fashion Design Technology. Ed è con questo proposito che ha concepito la sua collezione. Parola d’ordine del progetto: spezzare le catene della seriosità stilistica mascolina con un tocco di giocosità fanciullesca.
Proprio così: è il bambino in ciascuno di noi che ci salverà, sottolinea Young Hwan Yang, che nella sua collezione di laurea parla la lingua infantile per eccellenza: quella del Lego. L’abito diventa un gadget da assemblare come un giocattolo.
E fra i vari mattoncini, metteteci quelli esotici e vivaci dei costumi indossatti dalle tribù della Papua Nuova Guinea. Un modo diverso di essere gentleman e di svelare la nostra innocenza da ragazzini, soffocata dalla società in una divisa formale, benpensante e assolutamente borghese. Perché dentro ognuno di noi, in ogni momento storico, c’è sempre un bambino indomabile che scalpita, che se la ride e che ha sempre voglia di emanciparsi dalle regole.
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